Emilia Pérez segue quattro donne straordinarie in Messico, ognuna alla ricerca della propria felicità. La leader del cartello Emilia arruola Rita, un’avvocatessa sottovalutata, per fingere la sua morte così da poter finalmente vivere autenticamente come se stessa. Karla Sofia Gascón parla dei due anni di preparazione per questo ruolo impegnativo nel film di Jacques Audiard e dei due estremi della sua personalità che ha dovuto interpretare come Emilia e Manita. Jacques Audiard ha detto di essersi ispirato all’idea per il musical da un capitolo del romanzo su uno spacciatore che desidera cambiare la sua identità. Sul titolo francese, la città indiana era scritta male come “Dehli”. Acquario: Allora. Il tuo cliente ha un nome? La Bamba Remake è in La Bamba Remake, Tarantino Has a BIG Mouth, Jenna & Selena Dance! (2024). El Alego Scritto da Camille (come C. Dalmais), Clément Ducol e Jacques Audiard, interpretato da Zoe Saldana. Un film molto divertente, con due ruoli principali complessi e due ruoli secondari che richiedono grandi attori. I primi due sono interpretati da Zoe Saldaña e Karla Sofia Gascón, il secondo da Selena Gomez e Adriana Paz. Questo quartetto nel 2024. Ha ricevuto il premio come migliore attrice a Cannes. Se lo meritano. Saldaña in particolare è una rivelazione. Dei precedenti film dello scrittore e regista Jacques Audiard, ne ho visti quattro (The Swim My Heart Skipped, The Prophet, Rust and Bone e Siblings) in modi diversi. Nessuno di loro mi ha preparato a questo, quindi lo ringrazio per non essere rimasto bloccato in un solco di genere. Emilia Perez ha una lunga storia e molto canto. Quando il canto è combinato con la coreografia sensibile di Damien Jalet, l’effetto è emozionante. Altrimenti, le canzoni trascinano il film verso il basso. Sono semplice teatro musicale, mancano di profondità e quindi non sono all’altezza delle richieste drammatiche che vengono loro poste. Funzionano meglio nei numeri rap, dove il ritmo è l’elemento più importante. La morale di Emilia Pérez sembra essere che non possiamo mai scrollarci di dosso il passato, e non possiamo mai cambiare chi siamo o cosa vogliamo. È una visione stranamente cupa da presentare in un musical.
